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Vacuum-assisted closure therapy in reconstructive surgery

“Vacuum-assisted closure therapy” nella chirurgia ricostruttiva

A. Benech, F. Arcuri, G. Poglio, M. Brucoli, R. Guglielmetti1, M.C. Crespi1, F. Pia1

Maxillofacial Unit, Piemonte Orientale University, Novara, Italy; 1 Otorhinolaryngology Clinic, Piemonte Orientale, University, Novara, Italy

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Summary

In 1997, supported by experimental work, Argenta published a clinical report describing a variety of complicated wounds whose treatment responded successfully to negative pressure dressings using a vacuum-assisted closure system (VAC) (Kinetic Concepts Inc., San Antonio, TX). This system has been successfully used in the fields of orthopaedics and traumatology, general surgery, plastic and reconstructive surgery and gynaecology/obstetrics for a large variety of complicated wounds located in several regions, particularly in the torso and extremities. To the best of our knowledge, the use of the VAC therapy in treating free flaps surgical wounds has not been discussed in the literature. Since 2009 at the Novara Major Hospital, we have been using the VAC therapy in selected cases for difficult and complicated wounds of the maxillofacial region. The purpose of this study is to describe and discuss three cases undergoing VAC therapy followed by loco-regional flaps in the management of exposed bone after fibular free flap. The advantages and disadvantages of VAC therapy in treating complicated wounds have been reported by several studies; compared with conventional wet-to-dry dressings, this system eliminates interstitial oedema, exudates and debrides while increasing blood perfusion leading to a more rapid promotion of wound healing with less bacterial loading. Although surgical debridement, wet-to-dry dressing changes and antibiotic treatment are the mainstay in managing maxillofacial wounds, VAC therapy can be used to obtain primary closure or to prepare the wound bed until definitive reconstruction is carried out. In our opinion, the VAC technique is an innovative therapy, and at our institution represents the standard of care for the majority of complicated wounds.

Riassunto

Nel 1997 Argenta, basandosi su uno studio sperimentale, pubblicò un clinical report descrivendo una serie di ferite complicate trattate con successo con medicazioni applicanti una pressione negativa a livello della ferita stessa (Vacuum Assisted Closure System – VAC); Kinetic Concepts Inc., San Antonio, TX). Questo sistema è stato successivamente utilizzato in diversi settori della medicina (ortopedia e traumatologia, chirurgia generale, chirurgia plastica e ricostruttiva, ginecologia ed ostetricia) per il trattamento di una grande varietà di ferite complicate, localizzate in diverse sedi, ma in particolare di quelle localizzate a livello del tronco e delle estremità. Attualmente in letteratura non è stato ancora discusso nei dettagli l’utilizzo della “VAC Therapy” nel trattamento delle ferite complesse successive alla chirurgia ricostruttiva con lembi liberi. Sin dal 2009, presso l’Ospedale Unversitario di Novara, è stato introdotto l’uso, in casi selezionati, della “VAC therapy” per il trattamento delle ferite complicate della regione maxillo-facciale. L’obiettivo del nostro studio è quello di descrivere e discutere l’utilizzo della “VAC therapy” nella gestione di ferite complicate mandibolari (esposizione di osso e di placche ricostruttive) successive alla chirurgia ricostruttiva con lembo libero osteomiocutaneo di fibula. Rischi e benefici dell’utilizzo della “VAC therapy”, nel trattamento di ferite complesse, sono stati riportati da diversi studi in letteratura; in confronto alle medicazioni convenzionalmente utilizzate, questo sistema innovativo elimina l’edema e l’essudato interstiziale, incrementa la perfusione dei tessuti e riduce la carica batterica, conducendo ad una più rapida restitutio ad integrum della ferita stessa. Tuttavia, sebbene il debridement chirurgico, il rinnovo frequente della medicazione e la terapia antibiotica rappresentino, tutt’ora, il perno nella gestione delle ferite della regione maxillo-facciale, la “VAC therapy” potrebbe essere utilizzata per ottenere una guarigione primaria della ferita oppure per preparare il tessuto ai fini di una ricostruzione chirurgica definitiva.