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Innovative technique for large septal perforation repair and radiological evaluation

Tecnica innovativa per la riparazione delle perforazioni settali e valutazione radiologica

S. Mocella1, F. Muia2, P.G. Giacomini3, D. Bertossi4, E. Residori5, S. Sgroi6

1 ent Department, East Garda Bussolengo (VR), Italy; 2 Surgery Staff Asl to5 Chieri (TO), Italy; 3 Tor Vergata University Rome, Italy; 4 Maxillo-Facial Department, University of Verona, Italy; 5 Radiological Department, East Garda Bussolengo (VR), Italy; 6 Department of Radiology, Casa di cura Pederzoli, Peschiera (VR), Italy

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Summary

Perforation of the nasal septum may have multiple causes: traumatic, iatrogenic, infectious, degenerative, overuse of vasoconstrictors, abuse of cocaine and more recently chemotherapy agents. Perforations are also classified according to their size and type of cartilaginous or osteocartilaginous deficit, as well as location (front, middle and rear). Many surgical techniques have been proposed to repair the perforation, although the results are often unsatisfactory for perforations of small and medium size; in large perforations permanent obliteration of the defect cannot always be ensured. It is often necessary to use tissues from inside the nasal turbinates or cartilage from other donor sites such as the ear or rib, and various techniques are discussed in light of the recent literature. The perforations observed in the last eight years and surgical approaches performed in open or closed approaches are taken into account. The authors propose a new technique that has been used with success in many types of septal perforation regardless of aetiology, and in particular large perforations, which allows for the use of the osteocartilaginous donor site as a hump. It is also useful in reductive rhinoseptoplasty, which targets selection to easily obtain mucopericondral flaps with an extramucosal technique and to obtain also an aesthetic improvement.

Riassunto

La perforazione del setto nasale ha cause molteplici: traumatiche, iatrogene, infettive, degenerative, da abuso di vasocostrittori, da uso di cocaina e di recente anche da chemioterapici antineoplastici. Le perforazioni sono altresì classificate in funzione delle dimensioni e della tipologia del deficit cartilagineo o osteocartilagineo e della sede anteriore, mediana e posteriore. Molteplici tecniche di riparazione chirurgica del danno sono state proposte nel tempo e vengono riassunte nel presente lavoro per tipologia di approccio; i risultati conseguiti, sono soddisfacenti per le perforazioni di piccole e medie dimensioni, ma nelle grandi perforazioni non garantiscono sempre la permanente obliterazione del difetto. Spesso si rende necessario l’utilizzo di tessuti prelevati all’interno delle fosse nasali come i turbinati o il prelievo di cartilagine da altre sedi donatrici come l’orecchio o la costa; le varie tecniche vengono illustrate alla luce della più recente letteratura. Gli Autori hanno valutato i pazienti osservati negli ultimi 8 anni e i risultati chirurgici conseguiti in particolare considerando, gli approcci chirurgici effettuati in approccio aperto o chiuso, endoscopico ed i materiali impiegati. Gli autori propongono tra le varie tecniche impiegate in questa serie di pazienti, una tecnica innovativa utilizzabile con successo in molti dei casi considerati di perforazione settale iatrogena che prevede l’utilizzo del gibbo osteocartilagineo quale sede donatrice, nonché la rinosettoplastica riduttiva quale scelta mirata per ottenere agevolmente lembi di scorrimento mucopericondrale e talora produrre anche un miglioramento estetico morfologico.