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Giant osteoma of the ethmoid sinus with orbital extension: craniofacial approach and orbital reconstruction

Osteoma gigante del seno etmoidale con estensione orbitaria: approccio craniofacciale e ricostruzione dell’orbita

R. Sanchez Burgos1, J. González Martín-Moro1, J. Arias Gallo1, F. Carceller Benito2, M. Burgueño García1

1 Department of Oral and Maxillofacial Surgery; 2 Department of Neurosurgery, University Hospital “La Paz”, Madrid, Spain

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Summary

Osteomas are the most common fibro-osseous lesions in the paranasal sinus. They are benign tumours characterized by slow growth and are often asymptomatic. Treatment is indicated in sphenoid osteomas that threaten the optic canal or orbital apex and in symptomatic cases. The choice of surgical management depends on the location, size and experience of the surgeon. An open approach allows tumour removal with direct visual control and remains the best option in large tumours, but the continued progression in endoscopic approaches is responsible for new indications in closed techniques. Immediate reconstruction allows aesthetic and functional restoration of neighbouring structures, which should one of the goals in the treatment of this benign entity. We report a case of a giant ethmoid osteoma with orbital invasion treated by a combined open craniofacial approach with reconstruction of the anterior cranial base and orbital walls. The literature is reviewed and aetiopathogenic theories, diagnostic procedures and surgical approaches are discussed.

Riassunto

Gli osteomi sono le più comuni lesioni osteo-fibrose dei seni paranasali. Si tratta di neoplasie benigne, frequentemente asintomatiche, caratterizzate da un lento accrescimento. Il trattamento è indicato negli osteomi sfenoidali che minacciano il canale ottico o l’apice orbitario, e nei casi sintomatici. La scelta dell’approccio chirurgico dipende dalla localizzazione e dalla grandezza della lesione, nonché dall’esperienza dell’operatore. La tecnica aperta consente la rimozione del tumore con controllo visivo diretto e rimane l’opzione di prima scelta nelle neoplasie estese, ma i continui progressi in ambito endoscopico hanno portato ad un aumento dei casi in cui è indicata la tecnica chiusa. La ricostruzione immediata permette un ripristino estetico e funzionale delle strutture adiacenti, che rappresenta l’obbiettivo primario del trattamento di tali lesioni. In questo lavoro abbiamo descritto un caso di osteoma etmoidale gigante con invasione dell’orbita trattato mediante approccio combinato craniofacciale aperto e ricostruzione del pavimento della fossa cranica anteriore e delle pareti orbitarie. Vengono inoltre discusse le teorie eziopatogenetiche, le procedure diagnostiche e gli approcci chirurgici descritti in letteratura.