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Longitudinal variations in fitting parameters for adult cochlear implant recipients

Le variazioni longitudinali dei parametri del mappaggio in pazienti adulti portatori di impianto cocleare

F. Mosca, R. Grassia, C.A. Leone

Department of Otorhinolaryngology, Monaldi Hospital, Naples, Italy

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Summary

In patients with a cochlear implant (CI), the first critical point in processing auditory information from sound stimuli that leads to comprehension is the interface between the electrode and the cochlear nerve, which is dependent on providing appropriate current input. The purpose of this work was to evaluate the longitudinal differences in psychoacoustic fitting parameters in CI users. We studied 26 profoundly deaf adults, aged between 18 and 58 years, who had been implanted in our department between 2009 and 2011. The lowest current levels that evoked an auditory sensation (T-level) and the highest current levels that did not elicit an uncomfortable loud sensation (C-level) were recorded at the time of activation, approximately 30 days after implantation (mean 28.5 days) (T0), after one month (T1), 3 months (T3), 6 months (T6) and one year (T12). Impedance values were calculated for electrode groups: basal, middle and apical. In all cases, the same model of perimodiolar implant (Cochlear™ Nucleus® CI24RE) and the same surgical technique (cochleostomy) were used. The values of T-level and C-level showed significant incremental changes between T0 and T1 and between T1 and T3. T-levels in the basal regions of the cochlea were higher than in other sites. T-levels in the basal turn exhibited higher values consistent with a greater amount of fibrosis, as reported in other studies. Our findings suggest that fitting sessions should be scheduled more frequently during the first three months as indicated by the greater slope of T- and C- level variations during that time frame.

Riassunto

Nei pazienti con impianto cocleare il primo punto critico del processo uditivo dallo stimolo sonoro alla comprensione può essere identificato nell’interfaccia elettrodo-coclea. Scopo di questo lavoro è quello di valutare, nei pazienti con sordità profonda e sottoposti ad impianto cocleare, le differenze longitudinali dei principali parametri psicoacustici del mappaggio. Abbiamo studiato 26 pazienti adulti di età compresa tra i 18 e 58, impiantati presso il nostro Dipartimento, nel periodo compreso tra il 2009 ed il 2011. La minima intensità di corrente necessaria ad evocare una sensazione uditiva (T-level) e la più alta intensità di corrente che non evoca sensazione acustica di fastidio (C-level) sono state registrate al momento dell’attivazione, che si è verificata circa 30 giorni dopo l’impianto (in media 28,5 giorni) (T0), dopo un mese (T1), 3 mesi (T3), 6 mesi (T6) e un anno (T12). In tutti i casi è stato utilizzato lo stesso tipo di impianto perimodiolare (Cochlear™ Nucleus® CI24RE) con la stessa tecnica chirurgica (cocleostomia). I valori di T-level e quelli di C-level mostrano variazioni significative incrementali tra T0 e T1 e tra T1 e T3. I T-level nelle regioni basali della coclea sono più alti rispetto agli elettrodi inseriti nelle partizioni cocleari mediana ed apicale. Tali valori più alti concordano con i reperti di altri autori di una prevalente neoformazione fibrosa basale. Pertanto è necessario programmare più frequentemente le sedute di mappaggio durante i primi 3 mesi, in base ad una maggiore velocità di variazione dei valori di T e C.