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Combined endoscopic-microscopic approach for vestibular schwannoma removal: outcomes in a cohort of 81 patients

Approccio combinato endoscopico-microscopico per l’asportazione del neurinoma vestibolare: risultati ottenuti su un gruppo di 81 pazienti

L. Presutti1, F. Magnaguagno2, G. Pavesi2, E. Cunsolo1, G. Pinna3, M. Alicandri-Ciufelli1 2, D. Marchioni1, A. Prontera2, F.M. Gioacchini1

1 Otolaryngology Department, Hospital of Modena, Italy; 2 Neurosurgery Department, University Hospital of Modena, Italy; 3 Neurosurgery Department, University Hospital of Verona, Italy

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Summary

Patients affected by vestibular schwannomas typically report a number of symptoms and minor disabilities after surgery. Therefore, surgeons dealing with this pathology should also try to achieve a good QoL for patients who have undergone tumour removal. The aim of this study was to analyse QoL in subjects undergoing surgery for vestibular schwannomas and to try to establish a relationship with both the tumour size and post-surgical alterations (e.g. facial motor dysfunctions, difficulties in balance, persistence of headache and tinnitus). A retrospective analysis was performed on a consecutive series of 81 patients affected by vestibular schwannomas and treated by a combined microscopic-endoscopic approach. Three groups of patients were identified on the basis of tumour size. Group 1 (lesions < 25 mm) with 31 patients (38%); Group 2 (lesions > 26 mm and < 40 mm) with 39 patients (48%); Group 3 (lesions > 41 mm) with 11 patients (14%). Data obtained with the Short Form Questionnaire showed a statistically significant difference in QoL in those undergoing intervention compared with a control group of healthy subjects. The Glasgow Benefit Inventory Questionnaire showed that 25 (31%) patients felt better, 11 (14%) felt similarly, and 45 (55%) felt poorer health conditions in comparison to the pre-surgical period. Concerning the relationship between preservation of facial nerve function and QoL, using the Glasgow Health Status Inventory, it appeared that only 34% of subjects with good facial nerve function (RGS grade I-II) complained of worsening of QoL, while 45% of those with serious facial nerve injury (RGS grade IV-V) referred poorer QoL. Moreover, the possibility of recovery of facial nerve function during the months following surgery was clearly highlighted by our analysis. Our study confirmed the close relation between tumour size and post-surgical QoL, which is worse for patients affected by larger lesions.

Riassunto

I pazienti affetti da un neurinoma vestibolare tipicamente lamentano un certo numero di sintomi e di piccole disabilità in seguito all’intervento chirurgico di asportazione del tumore. Per questo motivo, i chirurghi che si confrontano con tale patologia dovrebbero anche cercare di ottenere una buona QoL per i pazienti che si vengono sottoposti alla rimozione dei tale lesione. L’obiettivo di questo studio è stato di analizzare la QoL nei soggetti operati per tale patologia e cercare di stabilire una connessione tra le dimensioni del tumore e le alterazioni post-chirurgiche (es. disfunzioni motorie del nervo facciale, difficoltà nell’equilibrio, persistenza di cefalea e acufene). Un’analisi retrospettiva è stata eseguita su una serie consecutiva di 81 pazienti affetti da neurinoma vestibolare e trattati con un approccio combinato micro-endoscopico. Tre diversi gruppi di pazienti sono stati identificati sulla base delle dimensioni tumorali. Gruppo 1 (lesioni < 25 mm) con 31 pazienti (38%); Gruppo 2 (lesioni > 26 mm e < 40 mm) comprendente 39 pazienti (48%); Gruppo 3 (lesioni > 41 mm) con 11 pazienti (14%). I dati ottenuti mediante lo Short Form Questionnaire hanno mostrato una differenza statisticamente significativa nella QoL dei soggetti operati rispetto al gruppo controllo dei soggetti sani. Il Glasgow Benefit Inventory Questionnaire ha mostrato che 25 (31%) pazienti si sentivano meglio, 11 (14%) si sentivano allo stesso modo, e che 45 (55%) si sentivano peggio rispetto al periodo pre-chirurgico. Per quanto concerne la relazione tra preservazione della funzionalità del nervo facciale e la QoL, attraverso il Glasgow Health Status Inventory, è invece emerso che solo il 34% dei soggetti con una buona funzionalità del nervo facciale (RGS grado I-II) lamentava un peggioramento della QoL, contro il 45% di quelli con una seria compromissione del nervo facciale (RGS grado IV-V). La nostra analisi ha inoltre evidenziato la reale possibilità di recupero della funzionalità del nervo facciale durante i mesi successivi all’intervento chirurgico. In conclusione il nostro studio ha confermato la stretta connessione esistente tra la dimensione tumorale e la QoL del periodo post-operatorio che risulta peggiore nei pazienti affetti da lesioni più voluminose.