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Factors affecting residual hearing preservation in cochlear implantation

Fattori influenzanti la conservazione dei residui uditivi negli impianti cocleari

D. Zanetti1, N. Nassif2, L.O. Redaelli De Zinis2

1 Audiology Department, University of Milano, IRCSS Policlinico “Ca’ Granda”, Milano, Italy; 2 Paediatric Otorhinolaryngology Department, University of Brescia, Spedali Civili, Brescia, Italy

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Summary

The likelihood of residual hearing preservation in cochlear implantation (CI) is related to surgical factors such as type of cochleostomy (trans-fenestral vs. promontorial), use of lubricants and protective drugs, and device-related factors such as shape, length and flexibility of the array. We investigated the impact of these factors on the hearing preservation rate in adults and children with conventional audiological indications to CI. Eighty-two children aged 1-9 years and 73 adults (16-79 years) received a CI in the right (59%) or left ear (41%). An anterior-inferior promontorial cochleostomy was performed in 143 ears (92%); a trans-fenestral approach was used in 12 (8%). A perimodiolar electrode was implanted in 144 ears (93%), and a straight electrode in the remaining 11 (7%). Overall, some post-operative hearing was retained in 39% of ears. The rate of preservation was higher at the low than at the high frequencies. When correlated with age, side of implant, implant model and type of cochleostomy, the mean threshold variations did not reach statistical significance for any of these variables. A slight trend in favour of better residual hearing preservation in children vs. adults was seen, especially at lower frequencies.

Riassunto

La possibilità di conservazione dei residui uditivi è stata correlata a fattori chirurgici quali il tipo di cocleostomia (transfenestrale vs. promontoriale), l’uso di lubrificanti e farmaci otoprotettivi, e a fattori legati all’impianto quali la forma, la lunghezza e la flessibilità dell’elettrodo. Abbiamo studiato l’impatto di questi fattori sul tasso di conservazione dell’udito residuo in adulti e bambini con indicazioni audiologiche convenzionali all’impianto cocleare. Ottantadue bambini di età compresa tra 1 e 9 anni e 73 adulti (tra 16 e 79 anni) hanno ricevuto un IC monolaterale, nell’orecchio destro (59%) o sinistro (41%). Una cocleostomia promontoriale antero-inferiore è stata impiegata in 143 orecchi (92%), e un approccio a trans-fenestrale in 12 (8%). Un elettrodo perimodiolare è stato impiantato in 144 orecchi (93%); un elettrodo “straight” è stato utilizzato nei rimanenti 11 (7%). Complessivamente, un residuo uditivo post-operatorio è stato mantenuto nel 39% dei casi. Il tasso di conservazione è stato superiore alle frequenze gravi rispetto alle acute. Quando correlato all’età, al lato dell’impianto, al modello di elettrodo e al tipo di cocleostomia, le variazioni medie di soglia uditiva acustica non sono risultate statisticamente significative per alcuna di queste variabili. Un lieve trend in favore di una migliore conservazione uditiva si è osservato nei bambini rispetto agli adulti, specialmente alle frequenze gravi.