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Achieving effective hearing aid fitting within one month after identification of childhood permanent hearing impairment

Completare l’adattamento degli apparecchi acustici entro 1 mese dall’identificazione dell’ipoacusia di un bambino

G. Bastanza1, R. Gallus1, M. De Carlini1, P.M. Picciotti1, E. Muzzi2, E. Ciciriello2, E. Orzan2, G. Conti1

1 Department of Head and Neck Surgery, Otorhinolaryngology, Catholic University of the Sacred Heart, “A. Gemelli” Hospital, Rome, Italy; 2 Audiology and Otolaryngology Unit, Institute for Maternal and Child Health, IRCCS “Burlo Garofolo”, Trieste, Italy

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Summary

Diagnosis of child permanent hearing impairment (PHI) can be made with extreme timeliness compared to the past thanks to improvements in PHI identification through newborn hearing screening programmes. It now becomes essential to provide an effective amplification as quickly as possible in order to restore auditory function and favour speech and language development. The early fitting of hearing aids and possible later cochlear implantation indeed prompts the development of central auditory pathways, connections with secondary sensory brain areas, as well as with motor and articulatory cortex. The aim of this paper is to report the results of a strategic analysis that involves identification of strengths, weaknesses, opportunities and threats regarding the process of achieving early amplification in all cases of significant childhood PHI. The analysis is focused on the Italian situation and is part of the Italian Ministry of Health project CCM 2013 “Preventing Communication Disorders: a Regional Program for Early Identification, Intervention and Care of Hearing Impaired Children”.

Riassunto

Grazie al perfezionamento delle procedure diagnostiche e alla diffusione dei programmi di screening uditivo neonatale, la diagnosi di ipoacusia può essere posta con estrema tempestività rispetto ad un passato non troppo lontano. Diventa pertanto fondamentale giungere dalla diagnosi alla corretta applicazione dell’apperecchio acustico in tempi rapidi, in modo da ripristinare la funzione uditiva e consentire lo sviluppo del linguaggio. L’intervento abilitativo precoce di protesizzazione acustica o l’eventuale successiva applicazione dell’impianto cocleare offrono l’opportunità di un regolare sviluppo delle vie uditive centrali e delle aree cerebrali deputate alla ricezione dell’informazione sonora nonchè delle relative connessioni con le aree motorie e articolatorie. L’obiettivo di questo articolo è presentare i risultati di un’analisi strategica che prenda in considerazione i punti di forza, i punti di debolezza, le opportunità e i rischi del percorso clinico da seguire per ottenere un’amplificazione precoce in tutti i casi di ipoacusia bilaterale permanente dell’età pediatrica. L’analisi è centrata sulla realtà italiana ed è parte del progetto CCM 2013 finanziato dal Ministero della Salute “Programma regionale di identificazione, intervento e presa in carico precoci per la prevenzione dei disturbi comunicativi nei bambini con deficit uditivo”.