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Adaptive psychological structure in childhood hearing impairment: audiological correlations

Struttura psicologica adattiva nel deficit uditivo infantile: correlazioni audiologiche

A. Serra1, G. Spinato2, S. Cocuzza1, L. Licciardello1, P. Pavone3, L. Maiolino1

1 Department of Otorhinolaryngology, Azienda Ospedaliera Universitaria “Policlinico Vittorio Emanuele”, University of Catania, Italy; 2 ENT Department – Rovigo Provincial Hospital; 3 Department of Emergency Pediatrics, Azienda Ospedaliera Universitaria “Policlinico Vittorio Emanuele”, University of Catania, Italy

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Summary

The present research deals with the clinical and social problems present during linguistic and cognitive development of deaf children. Currently, the development of Theory of Mind represents an important research field in deafness studies. These international studies highlighted a significant alteration in the development of Theory of Mind in deaf children compared to normal hearing children, especially in cases of congenital or preverbal hearing loss. In particular, the research focuses on the skills of deaf children in recognising emotions and desires, through both perceptive and cognitive methods, by evaluation of psycho-cognitive skills of children with severe hearing loss using a set of questions to be administered to hearing loss patients. The experiment was performed on a group composed of 10 children (5 males and 5 females) aged 4 to 9 years and 54 to 108 months, affected by bilateral congenital hearing loss (severe to total), or hearing loss that developed in preverbal children the year before entering elementary school, or during the fourth year of elementary school. The selection criteria were based on: audiologic evaluation, neuro-psychological tests administered to assess general, cognitive as well as praxis and perceptive abilities, and clinical observations performed to assess psychopathology using tests that assess development of both visual perceptive (Coloured Progressive Matrices) and graphic representational abilities (Test of Human Figure Drawings and the Family Drawing Test). The instrument “cognitive” was the “Deaf Children Series”, arranged by us, that consists of a mental status examination (MSE) that evaluates: level of cognitive (knowledge-related) ability, emotional mood, and speech and thought patterns at the time of evaluation. Deaf children show a reduced responsiveness to the expressions of sadness on the perceptive side. Through the test, we observed a psychodynamic defense mechanism considering perceptive understanding performance. On the contrary, in normal hearing children, the emotion ‘fear’ is the most difficult to identify. Deaf children seem to be more susceptible to recognition of visual emotions. Furthermore, deaf children present significant problem-solving skills and emotional recognition skills, possibly as a result of their hearing impairment.

Riassunto

La presente ricerca affronta i problemi clinici e sociali che riguardano lo sviluppo linguistico e cognitivo nei bambini sordi. Attualmente, lo sviluppo della “Teoria della mente” rappresenta un importante campo di ricerca nello studio della sordità. Questi studi internazionali hanno evidenziato nei bambini sordi una significativa alterazione nello sviluppo della “Teoria della Mente”, soprattutto in caso di perdita congenita o preverbale dell’udito. In particolare, la ricerca si concentra sulle competenze dei bambini sordi nel riconoscere emozioni e desideri, attraverso metodi sia cognitivi che percettivi, per la valutazione delle capacità psico-cognitiva attraverso una serie di domande composte da alcuni test adeguati, da somministrare ai pazienti con perdita uditiva. L’esperimento è stato condotto su un gruppo composto da 10 bambini (5 maschi e 5 femmine), di età compresa tra 4 e 9 anni e tra 54 e 108 mesi), affetti da perdita uditiva congenita bilaterale (da grave a cofosi), o da perdita uditiva preverbale sviluppata sia in bambini che attendono l’ultimo anno prima di frequentare la scuola elementare, sia in quelli che frequentano il quarto anno di scuola elementare. I criteri di selezione sono stati basati su: valutazione audiologica, somministrazione di test neuropsicologici al fine di valutare, in generale, le capacità cognitive e percettive e osservazioni cliniche effettuate, al fine di valutare la psicopatologia del campione, attraverso dei test che valutano più facilmente lo sviluppo sia della percettività visiva (Coloured Progressive Matrices), sia della rappresentazione grafica (Test di disegno sulla figura umana e il Test di disegno sulla famiglia). Lo strumento di misurazione “cognitiva” è stato il “Deaf Children Series”, test strutturato da noi, che consiste in un esame dello stato mentale (MSE), capace di valutare: il livello di capacità cognitiva (conoscenza-correlato), l’umore e modelli di discorso e di pensiero di un paziente al momento della valutazione. I bambini sordi mostrano sul lato percettivo una sensibilità ridotta alle espressioni di tristezza. Nel test possiamo osservare un meccanismo di difesa psicodinamico per quanto riguarda la prestazione percettiva. Al contrario, per quanto riguarda i bambini normoudenti, la paura è l’emozione più difficile da identificare. I bambini sordi sembrano essere maggiormente predisposti al riconoscimento di emozioni visive. Inoltre, i bambini sordi presentano notevoli capacità di “problem solving”, capacità di riconoscimento emotivo, probabilmente a causa del loro problema.