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Can the onset of orbital cancer be the result of a prosthetic eye?

L’insorgenza di un tumore orbitario può risultare dall’utilizzo di una protesi oculare?

A. Croce, V. Mastronardi, M. Laus, E. Festa Kotelnikova

ENT Department, University “G. d’Annunzio” of Chieti-Pescara, Hospital “SS Annunziata”, Chieti, Italy

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Summary

Orbital exenteration is a disfiguring procedure performed for unresponsive orbital infections and control of recurrent benign tumours and malignancies arising from the eyelids (basal cell carcinoma, squamous cell carcinoma, conjunctival malignant melanoma), lachrymal glands (adenoid cystic carcinoma) or surrounding sinuses. In extremely rare cases the use of a prosthetic eye after enucleation can lead to anophthalmic socket tumours. We report the case of a 54-year-old man who had left eye enucleation due to recurring events of retinal detachment and who developed an invasive fast growing epidermoid carcinoma 30 years later. We review the literature to evaluate the rarity of the occurrence, time of onset after enucleation, treatments and outcomes. Our case illustrates the management of the pathology and emphasises the necessity of careful examination of the anophthalmic socket and the ocular prosthesis to identify any irregularities or damage on its surface even after exenteration that is not performed for malignant disease. Long-term follow up is necessary because this tumour could occur at long time periods after enucleation.

Riassunto

L’exenteratio orbitae è un intervento deturpante che si pratica in caso di infezioni orbitarie non responsive a terapia medica e in caso di tumori benigni ricorrenti e tumori maligni che insorgono dalle palpebre (carcinoma basocellulare, carcinoma squamocellulare, melanoma maligno della congiuntiva), dalle ghiandole lacrimali (carcinoma adenoideo cistico) o dalle strutture circostanti. In casi estremamente rari l’uso di protesi oculari dopo l’enucleazione può causare l’insorgenza di tumori orbitari. In questo articolo riportiamo il caso di un uomo di 54 anni che è stato sottoposto ad enucleazione dell’occhio sinistro in seguito a ricorrenti distacchi di retina e che ha sviluppato, solo 30 anni dopo, un carcinoma epidermoidale infiltrante a rapida crescita. Abbiamo esaminato gli articoli in letteratura per valutare la rarità di tale occorrenza, i tempi d’insorgenza in seguito all’enucleazione, i trattamenti e i risultati. Il nostro caso illustra il trattamento della patologia ed enfatizza la necessità di un attento esame della cavità orbitaria e della protesi oculare per identificare anche le irregolarità e i primi danni sulla superficie orbitaria anche nei casi in cui l’exenteratio orbitae è stata eseguita per patologie benigne. Il nostro caso dimostra che il follow-up a lungo termine è fondamentale perché il tumore può insorgere a lunga distanza dopo l’enucleazione.