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Nerve and vein preserving neck dissections for oral cancers: a prospective evaluation of spinal accessory nerve function and internal jugular vein patency following treatment

Preservazione del nervo accessorio spinale e della vena giugulare interna durante dissezione del collo per carcinoma del cavo orale: valutazione prospettica della funzione del nervo e della pervietà della vena dopo trattamento

G.R. Kumar Reddy1, N. Hulikal1, A.Y. Lakshmi2, B. Vengamma3

1 Department of Surgical Oncology, 2 Department of Radiology, 3 Department of Neurology, Sri Venkateswara
Institute of Medical Sciences, Tirupati, Andhra Pradesh, India

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Summary

Nerve and vein preserving modification of the radical neck dissection is commonly used in the management of oral squamous cell cancers. There is limited literature addressing nerve function and vein patency following treatment. We prospectively analysed 65 patients with nerve conduction study using surface electromyography at baseline, 1 month and 6 months post-surgery and colour Doppler of the internal jugular vein at baseline and 1 month post-surgery. We also studied functional outcomes of nerve sparing with arm abduction test and Neck Dissection Quality of Life questionnaire. There was a statistically significant increase in mean latency of motor action potential and decrease in the mean amplitude of the motor action potential following surgery, suggesting nerve dysfunction. Following surgery, there was a significant decrease in the diameter of the vein as well as an increase in the velocity of blood flow; there was partial thrombus in 5% of individuals. In conclusion, even though nerve dysfunction compromised shoulder abduction, vein dysfunction rarely resulted in any significant clinical impact.

Riassunto

La preservazione del nervo accessorio spinale e della vena giugulare interna durante la dissezione del collo è una pratica comune nella gestione del carcinoma squamoso del cavo orale. Tuttavia, la letteratura riguardante la funzione del nervo e la pervietà della vena è limitata. Pertanto, abbiamo analizzato retrospettivamente 65 pazienti e abbiamo studiato tramite elettromiografia superficiale la funzione del nervo spinale basale e dopo 1 mese e dopo 6 mesi dall’intervento e tramite color doppler la pervietà della vena giugulare interna basale e dopo 1 mese dall’intervento. Abbiamo inoltre studiato i risultati funzionali mediante il test di abduzione del braccio e il questionario “Neck dissection Quality Of Life”. È risultato un aumento statisticamente significativo della latenza media del potenziale d’azione motorio e un decremento dell’ampiezza media del potenziale d’azione motorio in seguito a trattamento chirurgico, suggerendo quindi una disfunzione del nervo. Inoltre, in seguito all’intervento, c’è stato un decremento altrettanto significativo del diametro della ven, e, parallelamente, un incremento della velocità del flusso sanguigno e nel 5% dei pazienti è stata documentata una trombosi parziale. In conclusione, da una parte la disfunzione nervosa ha compromesso il movimento di abduzione del braccio, dall’altra la disfunzione venosa raramente ha avuto un impatto clinico.