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Transoral glossoepiglottopexy in the treatment of adult obstructive sleep apnoea: a surgical approach

Glossoepiglottoplastica con approccio trans-orale nel trattamento delle apnee ostruttive notturne nell’adulto

V. Roustan1, M. Barbieri1, F. Incandela1, F. Missale1, H. Camera1, F. Braido2, R. Mora1, G. Peretti1

1 Department of Otorhinolaryngology and Head and Neck Surgery, 2 Allergy and Respiratory Diseased Clinic DIMI, University of Genoa, IRCCS AUO San Martino-IST, Genoa, Italy

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Summary

The treatment of obstructive sleep apnoea syndrome (OSAS) is still a matter of debate; among the different therapeutic alternatives, both surgical and conservative, treatment with continuous positive airway pressure (CPAP) is considered the “gold standard”. The recent scientific literature reports that even if CPAP represents an effective solution for sleep apnoeas, 12% of patients do not benefit from its use. In most cases, primary collapse of the epiglottis is responsible for failure. We developed a surgical technique that provides a stable support to the epiglottis without influencing its function during swallowing while preserving laryngeal anatomy and physiology. The procedure we propose is based on that conceived by Monnier for children affected by laryngomalacia. We analysed a group of 20 patients who underwent glossoepiglottopexy between January 2015 and September 2016 and compared data (AHI, ODI, t90, ESS, EAT10, etc.) collected before and 6 months after surgery to demonstrate the safety and effectiveness of our glossoepiglottopexy (GEP). The results allow us to consider GEP as a valid choice to treat adults who suffer from sleep apnoeas.

Riassunto

I dati della letteratura scientifica internazionale stabiliscono che almeno il 10% della popolazione adulta sia affetto da Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS). Nonostante le numerose proposte terapeutiche, chirurgiche e non, che si sono susseguite negli anni, la ventiloterapia con C-PAP rappresenta ad oggi il gold standard per il trattamento di questi pazienti. Esiste comunque una percentuale di pazienti, stimata attorno al 12%, che non trae beneficio dalla terapia ventilatoria o che, addirittura, peggiora in corso di C-PAP; il collasso primario dell’epiglottide, ovvero quello dipendente esclusivamente da un’eccessiva lassità della cartilagine, verso l’aditus laringeo rappresenta la causa più frequente di insuccesso in questi soggetti. Sulla base di queste osservazioni abbiamo deciso di sviluppare una tecnica chirugica volta unicamente alla stabilizzazione dell’epiglottide che fosse conservativa e potenzialmente reversibile. La procedura che proponiamo prende spunto dall’epiglottoplastica proposta da Monnier per i pazienti pediatrici affetti da laringomalacia. Lo studio comprende 20 pazienti sottoposti a glossoepiglottoplastica tra Gennaio 2015 e Settembre 2016; diversi parametri (tra i quali AHI, ODI, t90, ESS, EAT10 ed altri) sono stati confrontati tra quelli registrati nel per operatorio e dopo 6 mesi di follow-up per valutare l’efficacia dell’intervento chirurgico. I risultati evidenziano come la glossoepiglottopessi rappresenti una valida possibilità di trattamento delle epiglottidi primarie responsabili della sindrome delle apnee ostruttive notturne nell’adulto.