Acquisition of surgical skills for endoscopic ear and lateral skull base surgery: a staged training programme
L’acquisizione degli skills chirurgici nella chirurgia endoscopica dell’orecchio medio e del basicranio laterale: un programma di apprendimento a stadi
M. Alicandri-Ciufelli1 2, D. Marchioni3, G. Pavesi2, F. Canzano1, A. Feletti2, L. Presutti1
1 Otolaryngology Head and Neck Surgery Department, University Hospital of Modena, Italy; 2 Neurosurgery Department, New Civil Hospital Sant’Agostino-Estense, Baggiovara, Modena, Italy; 3 Otolaryngology Head and Neck Surgery Department, University Hospital of Verona, Italy
Summary
Endoscopic ear surgery is radically changing the treatment of several middle and inner ear pathology, but its learning presents well-known manual and technical difficulties. The aim of this paper is be to present a training programme based on a modular model of increased difficulties. The experience from 2007 to 2016 at the University Hospital of Modena and University Hospital of Verona was reviewed and analysed for further considerations and to establish stages of training. The increasing experience of expert surgeons who deal with this kind of surgery represented the main guide to establish the steps and progression of training. In addition, the potential risk of damage of vascular structures or nerves represents fundamental criteria for progression toward higher levels. Some not-mandatory skills were also suggested for stage of difficulty. Five stages of training were deemed appropriate for progressive learning of endoscopic ear and lateral skull base surgery, ranging from simple middle and external ear procedures to surgery of inner ear and internal auditory canal. Mastering of each level is suggested before attempting procedures at a higher level, in particular for procedures involving lateral skull base. Standardisation and adoption of modular incremental training are expected to facilitate improvement of otolaryngologists and neurosurgeons starting with endoscopic middle ear and lateral skull base surgery. Adherence to such a programme during the growth phase may potentially decrease the rate of complications, making the training programme safer.
Riassunto
La chirurgia endoscopica dell’orecchio sta cambiando radicalmente il trattamento di molte patologie dell’orecchio medio e interno ma il suo apprendimento presenta difficoltà manuali e tecniche. Lo scopo di questo lavoro è presentare un programma basato su un modello di apprendimento con difficoltà crescente. L’esperienza accumulata nell’Ospedale Universitario di Modena e in quello di Verona dal 2007 al 2016 è stata analizzata accuratamente con lo scopo di definire un programma di training chirurgico. I vari skills chirurgici sono stati definiti dai chirurghi esperti in questo campo. Il potenziale rischio di lesione delle strutture vascolari e nervose gioca un ruolo molto importante nella chirurgia otologica e per questo rappresenta un criterio fondamentale utile nella definizione dei diversi livelli di apprendimento chirurgico. Sono stati identificati 5 livelli di competenza in questo programma di apprendimento che, partendo dagli step chirurgici dell’orecchio esterno e dell’orecchio medio, arriva agli approcci chirurgici dell’orecchio interno e del basicranio. L’acquisizione di competenze progressivamente crescenti richiede necessariamente autonomia e padronanza degli skills chirurgici precedenti. Sono state riportate e discusse in una tabella riassuntiva tutte le informazioni relative ai pazienti operati durante il periodo analizzato. I risultati fanno riferimento al tasso di complicanze relativo agli interventi chirurgici di miringoplastica, timpanoplastica e di stapedoplastica in particolare al deficit del facciale, alle lesioni della dura madre e alla perdita uditiva. La curva di apprendimento degli otorinolaringoiatri e dei neurochirurghi che approcciano alla chirurgia endoscopica potrebbe essere standardizzata e ben definita da questo programma a stadi che, presupponendo l’acquisizione di competenze progressivamente crescenti, potrebbe essere utile anche a ridurre il tasso di complicanze.