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Radiologic measurement of cochlea and hearing preservation rate using slim straight electrode (CI422) and round window approach

Misurazione radiologica della coclea e tasso di preservazione uditiva utilizzando elettrodo sottile a punta dritta (CI422) e approccio alla finestra rotonda

H. Skarzynski1, 2, M. Matusiak1, 2, M. Furmanek1, 2, A. Pilka1, 2, E. Wlodarczyk1, 2, M. Oldak1, 2, P.H. Skarzynski1, 2, 3, 4

1 Institute of Physiology and Pathology of Hearing, Mochnackiego, Warsaw, Poland; 2 World Hearing Center, Mokra, Kajetany, Poland; 3 Department of Heart Failure and Cardiac Rehabilitation, Medical University of Warsaw, Kondratowicza, Warszawa, Poland; 4 Institute of Sensory Organs, Mokra, Kajetany, Poland

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Summary

Hearing preservation surgery constitutes a considerable branch of cochlear implantation surgery and is being steadily developed and perfected. The aim of the study was to verify if insertion of a cochlear implant electrode according to individually calculated linear insertion depth improves hearing preservation. We evaluated the relations between the size of a cochlea, insertion depth angle, linear insertion depth and hearing preservation rate (HP) according to Hearing Preservation Classification in a retrospective case review of 54 patients implanted with a slim straight electrode Nucleus CI422 in 2008-2011. Group HP was 0.75 at activation, 0.67 at 12 months (for 53 patients) and 0.60 at 24 months. In 53 cases, the mean insertion depth angle was 375° (SD 17°); mean calculated cochlear duct length 35.87 mm (SD 1.95); mean calculated linear insertion depth 23.14 mm (SD 1.68). There was no significantly relevant relation between HP values and angular insertion depth or insertion depth. Preoperative measurements of cochlea and specific parameters such as linear insertion depth have no effect on hearing preservation. Poor hearing preservation in some deep insertion cases cannot be explained entirely by the electrode position.

Riassunto

La chirurgia per la preservazione dell’udito costituisce oggi un’importante branca dell’implantologia cocleare e deve essere ancora sviluppata e perfezionata. L’obiettivo di questo studio è stato quello di verificare se l’inserimento dell’elettrodo dell’impianto cocleare, eseguito secondo l’angolo di inserimento calcolato individualmente, migliorasse la preservazione uditiva. In questo studio retrospettivo comprendente 54 pazienti impiantati con un elettrodo sottile a punta dritta Nucleus CI422 tra il 2008 e il 2011, abbiamo valutato la relazione tra la grandezza della coclea, l’angolo di inserimento e il tasso di preservazione uditiva (HP) in accordo con la Hearing Preservation Classification. Il tasso di preservazione uditiva è stato pari a 0,75 all’attivazione, 0,67 a 12 mesi (per 53 pazienti) e 0,60 a 24 mesi. Nei 53 pazienti l’angolo di inserimento medio è stato pari a 375° (SD 17°); la lunghezza media del condotto cocleare è risultata pari a 35,87 mm (SD 1,95); la profondità di inserimento pari a 23,14 mm (SD 1,68). Non è stata rilevata alcuna differenza statisticamente significativa tra i valori di HP e l’angolo di inserimento o la profondità di inserimento. La misura preoperatoria della coclea e di parametri specifici quale la profondità di inserimento non hanno effetto sulla preservazione uditiva. Bassi valori di preservazione uditiva in alcuni casi di inserimento profondo non possono essere spiegati solamente dalla posizione dell’elettrodo.