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Piezosurgery in head and neck oncological and reconstructive surgery: personal experience on 127 cases

Utilizzo della piezosurgery nella chirurgia oncologica e ricostruttiva del distretto cervico-cefalico: nostra esperienza su 127 casi

E. Crosetti, B. Battiston1, G. Succo

ENT Department, Martini Hospital; 1 Orthopedic Department, CTO Hospital, Turin, Italy

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Summary

Piezoelectric bone surgery, known simply as piezosurgery, is a new technique of osteotomy and osteoplasty, which requires the use of microvibrations of ultrasonic frequency scalpels. The principle of piezosurgery is ultrasonic transduction, obtained by piezoelectric ceramic contraction and expansion. The vibrations thus obtained are amplifi ed and transferred onto the insert of a drill which, when rapidly applied, with slight pressure, upon the bony tissue, results, in the presence of irrigation with physiological solution, in the cavitation phenomenon, with a mechanical cutting effect, exclusively on mineralized tissues. Personal experience with the use of piezosurgery in head and neck oncological and reconstructive surgery is relatively recent, having been developed in 2002-2006, and, so far, involves 127 cases; preliminary results are interesting and improving in the, hopefully, developmental phases of inserts with specifi c geometrics on account of the characteristics of the various aspects of surgical ENT operations. Furthermore, with piezoelectric surgery it has been possible to perform precise osteotomy lines, micrometric and curvilinear with absolute confi dence, particularly in close proximity to the vessels and nerves and other important facial structures (dura mater). There can be no doubt, since this is a new cutting method, that piezosurgery involves a different learning curve compared to other techniques, requiring obstacles of a psychological nature to be overcome as well as that concerning surgical expertise. Given the numbers of cases treated and the relative power of this instrument, analysis of complications, intra-operative time (which would appear, on average, to be 20% longer) and, therefore, morbility, shows interesting potentiality of the technique. This new ultrasound cutting method will, no doubt, in the future, be increasingly used in ENT surgery, particularly with improvements in power and geometry of the inserts, with possible applications also in neurosurgery, paediatric surgery and orthopedics, branches in which a selective action upon the mineralized tissues is of fundamental importance.

Riassunto

La chirurgia ossea piezoelettrica, nota semplicemente con il nome di piezosurgery o piezochirurgia, è una nuova tecnica di osteotomia ed osteoplastica, che prevede l’impiego di microvibrazioni di scalpelli a frequenza ultrasonica. Il principio di funzionamento della piezosurgery è una trasduzione ultrasonica, ottenuta mediante la contrazione e l’espansione di una ceramica piezoelettrica. Le vibrazioni così prodotte sono amplifi cate e trasferite sull’inserto di un trapano che, applicato rapidamente e con lieve pressione sul tessuto osseo, determina, in presenza di irrigazione con soluzione fi siologica, il fenomeno della cavitazione, con un’azione meccanica di taglio esclusiva sui tessuti mineralizzati. La nostra esperienza personale di utilizzo della piezosurgery nella chirurgia maggiore (oncologica e non) e ricostruttiva del distretto cervico-cefalico è relativamente recente, essendosi sviluppata negli anni 2002-2006. Abbiamo impiegato la piezosurgery in 127 casi; le impressioni preliminari risultano interessanti e passibili di miglioramenti nell’auspicabile fase di sviluppo di inserti a geometria specifi ca per le caratteristiche dei vari interventi chirurgici ORL. Nella nostra esperienza, la chirurgia piezoelettrica ci ha consentito di eseguire linee di osteotomia precise, micrometriche e curvilinee in assoluta sicurezza, soprattutto in prossimità dei fasci vascolo-nervosi e di altre strutture nobili del massiccio facciale (dura madre). Indubbiamente la piezosurgery rappresenta, a nostro avviso, una nuova opzione chirurgica per eseguire osteotomie nell’ambito della chirurgia cervico-cefalica, anche se ulteriori miglioramenti dovranno essere apportati per consentire alla metodica di diffondersi e raccogliere consensi. Indubbiamente la piezochirurgia è una metodica di taglio innovativa, pertanto richiede una differente curva di apprendimento rispetto alle altre tecniche. Infatti il corretto utilizzo della piezosurgery prevede il superamento di ostacoli di ordine psicologico e di manualità chirurgica. In virtù della nostra casistica e della relativa potenza dello strumento, l’analisi delle complicanze, del tempo intraoperatorio (che sembra mediamente più lungo del 20%) e quindi della morbilità, dimostrano potenzialità interessanti della metodica. A nostro parere questa nuova metodica di taglio ad ultrasuoni potrà trovare in futuro uno spazio sempre maggiore in ambito otorinolaringoiatrico e maxillo-facciale, specie migliorando potenze e geometrie degli inserti, con possibili applicazioni anche nel campo della neurochirurgia, della chirurgia pediatrica e dell’ortopedia, discipline in cui un’azione selettiva sui tessuti mineralizzati risulta fondamentale.