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Tympanometric findings in superior semicircular canal dehiscence syndrome

Aspetti impedenzometrici nella sindrome da deiscenza del canale semicircolare superiore

A. Castellucci, C. Brandolini, G. Piras, G.C. Modugno

Department of Specialistic Surgical and Anesthesiological Sciences, S. Orsola-Malpighi Hospital, ENT Unit, University of Bologna

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Summary

The diagnostic role of audio-impedancemetry in superior semicircular canal dehiscence (SSCD) disease is well known. In particular, since the first reports, the presence of evoked acoustic reflexes has represented a determining instrumental exhibit in differential diagnosis with other middle ear pathologies that are responsible for a mild-low frequencies air-bone gap (ABG). Even though high resolution computed tomography (HRCT) completed by parasagittal reformatted images still represents the diagnostic gold standard, several instrumental tests can support a suspect of labyrinthine capsule dehiscence when “suggestive” symptoms occur. Objective and subjective audiometry often represents the starting point of the diagnostic course aimed at investigating the cause responsible for the so-called “intra-labyrinthine conductive hearing loss”. The purpose of this study is to evaluate the role of tympanometry, in particular of the inter-aural asymmetry ratio in peak compliance as a function of different mild-low frequencies ABG on the affected side, in the diagnostic work-up in patients with unilateral SSCD. The working hypothesis is that an increase in admittance of the “inner-middle ear” conduction system due to a “third mobile window” could be detected by tympanometry. A retrospective review of the clinical records of 45 patients with unilateral dehiscence selected from a pool of 140 subjects diagnosed with SSCD at our institution from 2003 to 2011 was performed. Values of ABG amplitude on the dehiscent side and tympanometric measurements of both ears were collected for each patient in the study group (n = 45). An asymmetry between tympanometric peak compliance of the involved side and that of the contralateral side was investigated by calculating the inter-aural difference and the asymmetry ratio of compliance at the eardrum. A statistically significant correlation (p = 0.015 by Fisher’s test) between an asymmetry ratio ≥ 14% in favour of the pathologic ear and an ABG > 20 dB nHL on the same side was found. When “evocative” symptoms of SSCD associated with important ABG occur, the inter-aural difference in tympanometric peak compliance at the eardrum in favour of the “suspected” side could suggest an intra-labyrinthine origin for the asymmetry. Tympanometry would thus prove to be a useful instrument in clinical-instrumental diagnosis of SSCD in detection of cases associated with alterations of inner ear impedance.

Riassunto

Il ruolo diagnostico svolto dall’audio-impedenzometria nella patologia da deiscenza del canale semicircolare superiore (DCSS) è noto da tempo. In particolare la presenza di riflessi stapediali evocabili ha rappresentato fin dai primi studi un reperto strumentale determinante nella diagnosi differenziale con altre patologie dell’orecchio medio responsabili della presenza di un gap trasmissivo sui toni mediogravi. Nonostante lo studio TC ad alta risoluzione completo di ricostruzioni lungo i piani dei CSS rappresenti ancora il gold standard diagnostico, in presenza di sintomi “evocativi” numerosi sono gli esami strumentali in grado di avvalorare il sospetto di deiscenza della capsula labirintica. L’audiometria soggettiva ed oggettiva rappresenta spesso il punto di partenza dell’iter diagnostico mirato alla ricerca della causa responsabile del cosiddetto “deficit di conduzione intra-labirintico”. L’obbiettivo di questo studio è valutare il ruolo della timpanometria, in particolare dell’asymmetry ratio inter-aurale tra i picchi di compliance in funzione dell’entità del deficit trasmissivo del lato patologico, nella diagnosi di DCSS monolaterale. L’ipotesi è che l’aumento di ammettenza del sistema di conduzione “orecchio medio-interno” determinato dalla presenza di una “terza finestra mobile” possa venire in tal modo oggettivato. Sono stati a tal proposito revisionati retrospettivamente i dati clinici di un sottocampione di 45 pazienti affetti da deiscenza monolaterale appartenente al gruppo di 140 soggetti cui è stata posta diagnosi di DCSS presso il nostro istituto dal 2003 al 2011. Per ogni paziente sono stati raccolti i valori di ampiezza di deficit trasmissivo del lato affetto ed i dati timpanometrici bilaterali. È stata ricercata un’asimmetria tra il picco di compliance del lato affetto e quello del lato sano calcolando la differenza di compliance inter-aurale e la asymmetry ratio, ottenendo una correlazione statisticamente significativa (p = 0,015 al test di Fisher) tra asymmetry ratio ≥ 14% a favore del lato patologico ed un gap trasmissivo > 20 dB nHL omolaterale. In presenza dunque di sintomi “evocativi” di DCSS e di un importante deficit trasmissivo, la differenza inter-aurale tra i picchi di compliance timpanometrici a favore del lato “sospetto” potrebbe pertanto far ipotizzare un’origine intra-labirintica di tale asimmetria. La timpanometria si dimostrerebbe quindi utile strumento nella diagnostica clinico-strumentale della patologia da deiscenza potendo individuare i casi associati ad alterazioni dell’impedenza dell’orecchio interno.