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Focused tight dressing does not prevent cochlear implant magnet migration under 1.5 Tesla MRI

La fasciatura compressiva focalizzata non previene la dislocazione del magnete in pazienti con impianto cocleare durante risonanza magnetica nucleare (RMN) a 1,5 Tesla

D. Cuda1, A. Murri1, G. Succo2

1 Department of Otolaryngology, Guglielmo da Saliceto Hospital, Piacenza, Italy; 2 Department of Otolaryngology, S. Luigi Hospital, Torino University, Orbassano (TO), Italy

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Summary

We report a retrospective case of inner magnet migration, which occurred after 1.5 Tesla MRI scanning in an adult recipient of a bilateral cochlear implant (CI) despite a focused head dressing. The patient, bilaterally implanted with Nucleus 5 CIs (Cochlear LTD, Sydney, Australia), underwent a 1.5 Tesla cholangio-MRI scan for biliary duct pathology. In subsequent days, a focal skin alteration appeared over the left inner coil. Plain skull radiographs showed partial magnet migration on the left side. Surgical exploration confirmed magnet twisting; the magnet was effectively repositioned. Left CI performance was restored to pre-migration level. The wound healed without complications. Thus, focused dressing does not prevent magnet migration in CI recipients undergoing 1.5 Tesla MRI. All patients should be counselled on this potential complication. A minor surgical procedure is required to reposition the magnet. Nevertheless, timely diagnosis is necessary to prevent skin breakdown and subsequent device contamination. Plain skull radiograph is very effective in identifying magnet twisting; it should be performed systematically after MRI or minimally on all suspected cases.

Riassunto

Segnaliamo il caso di un soggetto adulto con parziale migrazione del magnete dopo esecuzione di Risonanza Magnetica nucleare (RMN) a 1,5 Tesla, in un paziente adulto con impianto cocleare bilaterale nonostante le misure precauzionali adottate, quali la fasciatura compressiva in corrispondenza del magnete. Il paziente, portatore di impianto cocleare Cochlear Nucleus serie 5 (Cochlear LTD, Sydney, Australia) bilaterale, è stato sottoposto a colangio-RMN con apparecchiatura da 1,5 Tesla, poiché affetto da epatocoledocolitiasi. Nei giorni seguenti è comparsa una lesione cutanea in corrispondenza dell’antenna a sinistra. La radiografia del cranio ha evidenziato una parziale migrazione del magnete. L’esplorazione chirurgica ha confermato tale reperto e il magnete è stato correttamente riposizionato nella sua sede abituale. Le abilità percettivo-uditive del paziente con l’impianto cocleare di sinistra erano sovrapponibili a quelle pre-operatorie. Non vi sono state complicanze post-operatorie. In conclusione, la medicazione compressiva in corrispondenza dell’antenna non previene la possibile migrazione di magnete in pazienti sottoposti a RMN a 1,5 Tesla. Tutti i pazienti dovrebbero essere informati sui rischi e le misure da adottare ogni qualvolta si debba eseguire un esame di risonanza magnetica nucleare, anche in presenza di device compatibili con l’esecuzione della stessa. Il riposizionamento del magnete richiede un intervento chirurgico, pur trattandosi di una complicanza minore. È necessaria una tempestiva diagnosi della migrazione del magnete per evitare complicanze cutanee e la successiva contaminazione del ricevitore-stimolatore. La radiografia del cranio consente una corretta diagnosi di migrazione del magnete e dovrebbe essere eseguita dopo RMN o almeno nei casi sospetti.