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Modern management of paediatric obstructive salivary disorders: long-term clinical experience

La gestione moderna dei disordini ostruttivi salivari in età pediatrica: esperienza clinica a lungo termine

P. Capaccio1 2*, P. Canzi3*, M. Gaffuri1, A. Occhini3, M. Benazzo3, F. Ottaviani4, L. Pignataro1 5

1 Department of Otolaryngology and Head and Neck Surgery, Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Milan, Italy; 2 Department of Biomedical, Surgical and Dental Sciences, Università degli Studi di Milano, Milan, Italy; 3 Department of Otorhinolaryngology, University of Pavia, IRCCS Policlinico San Matteo Foundation, Pavia, Italy; 4 Department of Clinical Sciences and Community Health, Università degli Studi di Milano Ospedale Fatebenefratelli San Giuseppe, Milano; 5 Department of Clinical Sciences and Community Health, Università degli Studi di Milano, Milan, Italy *These authors contributed equally to this article.

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Summary

Recent technological improvements in head and neck field have changed diagnostic and therapeutic strategies for salivary disorders. Diagnosis is now based on colour Doppler ultrasonography (US), magnetic resonance (MR) sialography and cone beam 3D computed tomography (CT), and extra- and intracorporeal lithotripsy, interventional sialendscopy and sialendoscopy-assisted surgery are used as minimally invasive, conservative procedures for functional preservation of the affected gland. We evaluated the results of our long-term experience in the management of paediatric obstructive salivary disorders. The study involved a consecutive series of 66 children (38 females) whose obstructive salivary symptoms caused by juvenile recurrent parotitis (JRP) (n = 32), stones (n = 20), ranula (n = 9) and ductal stenosis (n = 5). 45 patients underwent interventional sialendoscopy for JRP, stones and stenoses, 12 a cycle of extracorporeal shockwave lithotripsy (ESWL), three sialendoscopy-assisted transoral surgery, one drainage, six marsupialisation, and two suturing of a ranula. Three children underwent combined ESWL and interventional sialendoscopy, and seven a secondary procedure. An overall successful result was obtained in 90.9% of cases. None of the patients underwent traditional invasive sialadenectomy notwithstanding persistence of mild obstructive symptoms in six patients. No major complications were observed. Using a diagnostic work-up based on colour Doppler US, MR sialography and cone beam 3D TC, children with obstructive salivary disorders can be effectively treated in a modern minimally-invasive manner by extracorporeal and intracorporeal lithotripsy, interventional sialendoscopy and sialendoscopy-assisted transoral surgery; this approach guarantees a successful result in most patients, thus avoiding the need for invasive sialadenectomy while functionally preserving the gland.

Riassunto

I disordini ostruttivi salivari sono infrequenti nell’età pediatrica. I recenti progressi tecnologici nel distretto della testa e del collo hanno modificato la strategia diagnostica e terapeutica dei disordini salivari. La diagnosi è oggi basata sull’eco color Doppler, sulla scialo-RMN, sulla cone beam 3D TC, mentre la litotrissia extracorporea ed intracorporea, la scialoendoscopia interventistica, la chirurgia scialoendoscopico- assistita, sono attualmente utilizzati come procedure conservative e mininvasive per la preservazione funzionale della ghiandola affetta. Abbiamo analizzato i risultati dell’esperienza clinica a lungo termine nel trattamento dei disordini ostruttivi dell’età pediatrica. Un gruppo consecutivo di 66 pazienti pediatrici (38 femmine) con sintomi salivari ostruttivi causati da parotite ricorrente pediatrica (32 pazienti), calcoli (20), stenosi duttali (5), e ranule (9) è stato incluso nello studio. 45 pazienti sono stati sottoposti a scialoendoscopia interventistica per parotite ricorrente, calcoli e stenosi, 12 pazienti sono stati sottoposti ad un ciclo di litotrissia extracorporea (ESWL), tre pazienti a chirurgia transorale scialoendoscopico-assistita, un paziente a drenaggio, sei a marsupializzazione e due a sutura della ranula. Nel 90,9% è stato raggiunto un risultato favorevole. L’approccio combinato di litotrissia salivare extracorporea e di scialoendoscopia interventistica è stato utilizzato in tre pazienti ed una procedura secondaria è stata eseguita in sette pazienti. Nessun paziente è stato sottoposto a scialoadenectomia nonostante la persistenza di modesti sintomi ostruttivi in sei pazienti. Non è stata osservata alcuna complicanza maggiore. Adottando un adeguato iter diagnostico mediante eco color Doppler delle ghiandole salivari, scialo-RMN e cone beam 3D TC, i pazienti pediatrici con disordini ostruttivi salivari possono essere efficacemente trattati con un approccio moderno mini-invasivo mediante tecniche di litotrissia extracorporea ed intracorporea, scialoendoscopia interventistica, e chirurgia transorale scialoendoscopico-assistita; questo approccio garantisce un risultato favorevole nella maggior parte dei pazienti evitando così il ricorso alla scialoadenectomia invasiva e mantenendo così la preservazione funzionale della ghiandola coinvolta.